Cinefilo urbano indistinto.
"Viva il cinema sia novizio che
di restauro, l'importante
è che del cinema
abbia l'anima."

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Prince of persia


Poco da dire sulla storia, abbastanza originale e scorrevole, anche se in alcuni tratti si percepisce subconsciamente un effimero senso di leggero deja vu.
Il punto forte del film sono ovviamente gli effetti speciali, il cui livello di spettacolarità è davvero lodevole; si fondono con le vicende, dandogli un immenso surplus e rendendone quasi ammaliante la visione.
Quasi però; Perchè la formula magica, cinefilicamente parlando, non funziona appieno; causa le scene d'azione si originali ma che difettano sempre di un qualcosa; causa i dialoghi, volti giustamente e in buona parte a rendere appetibile il film su base ironica, ma la cui efficacia è troppo discontinua.
Ottime invece le performance attoriali, impossibile non citare un Jake Gyllenhaal più che mai a suo agio come principe dastan, e soprattutto Alfred Molina, che ci offre un interpretazione davvero esilarante.
Vista però la presenza di Bruckheimer si sperava di ripercorrere le orme dei fasti di pirati dei caraibi: obbiettivo raggiunto, ma solo in minima parte.
Si spera però che per il, sicuro, secondo capitolo tutti i tasselli del mosaico persiano verranno calibrati a regola d’arte per arrivare a quel risultato che questo capitolo con una leggera sbirciata ha concesso solo di intravedere.

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