Cinefilo urbano indistinto.
"Viva il cinema sia novizio che
di restauro, l'importante
è che del cinema
abbia l'anima."

Archivio blog

The social network


Mi aspettavo di più dal film.. molto di più.. non è da deprezzare sia chiaro, ma con questo film non si è riusciti a rastrellare l’intero potenziale che si aveva a disposizione..
ne è la prova il fatto che a destare la mia attenzione è stata più la voglia di “conoscere i fatti” che la trattazione cinematografica del tutto coniata da uno dei grandi artisti del cinema contemporaneo (a david fincher la parola regista va attribuita a caratteri cubitali..).. questo dovevo dirlo, perché se anche il film si è guadagnato la mia stima, sicuramente si è persa l’occasione per fare del metacinema (dai qua non si scherza..un film sul creatore del motore dell’evoluzione comunicativa umana degli ultimi tre, quattro anni aveva la prerogativa diventare un soggetto da timore reverenziale intellettuale, un opera di “rottura culturale” tale da lasciare il segno nella vena cinefila e sociale di noi spettatori!).

detto questo, il film si lascia ben vedere e trova nello slogan sulla locandina (non ti fai 500 milioni di amici senza farti un po di nemici) e nell’ultima frase parlata (non sei uno stronzo.. è che cerchi disperatamente di esserlo) i suoi elementi dalla grande potenza identificatrice in quanto sono il filo conduttore, l’essenziale caposaldo, i tasselli fulcro delle azioni del protagonista fin dal primo minuto di visione.. la voglia di gossip altrui, l’insicurezza, il bisogno di far parte di un gruppo sociale per affermarsi, l’essere privi di malizia, la pseudo vendetta, l’apparire più dell’essere, il venire notati e più dello stretto vivere, l’ipocrisia da piccola sanguisuga, la megalomania giovanile sono poi i restanti, un pò più piccoli, tasselli che compongono il mosaico del facebook letto dalla prospettiva cinematografica..

ora, non so poi per voialtri, ma a mio avviso jesse eisenberg è stato eccezionale.. l’avevo conosciuto in solitary man, dove non aveva lasciato il segno, ma in questo film ha lambito i confini della recitazione d’alta scuola.. non da meno ho apprezzato quanto fatto da andrew garfield, che ha dato vita a un’interpretazione di alto livello seppur con una tonalità leggermente inferiore ad eisenberg.. piacevole scoperta (o riscoperta, pensando alla sua presenza insipida in alpha dog) justin timberlake..

il finale però è stato un po’ ridicolo e irrealistico (non sulla questione risarcitoria, quanto mai semplice e ovvia).. insomma dai.. dopo che ci si fa capire che l’anima del protagonista pregna di assoluto egocentrismo ed egoismo, come si fa a credere che egli, dopo aver conquistato fama e status di miliardario, si interessi ancora alla sua ex dopo che questa l’ha lasciato facendogli capire il disprezzo a tutto tondo che ha nei suoi confronti e a cui egli ha tirato il peggior tiro mancino tirabile tra ex?!

conclusioni? Valutazione, un 8 pieno con consiglio di visione a chi sa andare oltre il perimetro delle apparenze..

Nessun commento:

Posta un commento