Cinefilo urbano indistinto.
"Viva il cinema sia novizio che
di restauro, l'importante
è che del cinema
abbia l'anima."

Archivio blog

The tourist


Cosa aspettarsi da un film thriller in salsa action? La solita storia, le solite situazioni, le solite forzature, la solita capacita di osare dove non serve e di non farlo dove invece serve..
The tourist frattura questi pregiudizi ma allo stesso tempo non riesce a imporsi, non riesce a togliersi l’abito di semplice macchietta che oltre alla semplice visione nulla merita in più..
Allora che dire? La trama in fondo è originale, ma non viene sviluppata in maniera ne coerente e ne coinvolgente.. un banchiere si appropria di un ingente ricchezza di un boss della malavita di cui era alle dipendenze, non paga le imposte dovute al governo e diviene oggetto di assidua ricerca delle autorità di polizia.. decide di sottoporsi ad un ingentissimo intervento di chirurgia estetica per far perdere le sue tracce e fatto questo spinge  la sua compagna (Jolie) a individuare un pinco pallino che abbia i suoi stessi tratti fisionomici (Depp) e far poi  in modo che le autorità di giustizia si convincano che è questi l’uomo che cercano facendo quindi  in modo che il finto alter ego diventi artificiosamente la meta a cui sono rivolti gli sforzi delle forze dell’ordine; gli effetti speciali, che spesso sono la quintessenza di questa tipologia di film, sono semplici e poco approfonditi (anche se questo non toglie più di tanto al film), i due protagonisti Jolie e Depp si limitano al compitino anche perché difficilmente potevano dare di più con la sceneggiatura che si sono ritrovati a dar vita..dato quanto appena detto, è invece abbastanza positiva invece la perfomance di Bettany, che è riuscito a dare al suo personaggio un interessante mix di idiozia, cinismo e strafottenza.
Senza lode le partecipazioni italiane.. Frassica, Bova, Boni, Marcoré..semplici camei (simpatici, ma che non lasciano il segno).. eccezione alla regola De sica.. particina inadeguata e fuori luogo.. non da credibilità al personaggio e dimostra che ci sarà pure un motivo se nella sua carriera ha dedicato il tuo tempo quasi solo ai cinepattoni (ma non gliene faccio una colpa! La colpa è di chi la scelta l’ha fatta.. Ivano Marescotti ad esempio sarebbe stata una scelta assai più felice).
Tutto sommato il film però raggiunge il l’orizzonte della sufficienza.. grazie finale.. un finale che quindi è l'unica fonte di salvezza del film e che se anche immaginale si amalgama alla perfezione con il come la trama si era evoluta e si dimostra una scelta si coraggiosa (perché se a livello di fiction, di cinema quanto presentato nelle fasi conclusive ci può stare, a livello logico e realistico invece le cose sono ben diverse) ma anche opportuna alla causa.
Che altro dire quindi del film? che merita un valutativo di 6 e che si lascia guardare a patto che non si abbia nient’altro da fare..

Nessun commento:

Posta un commento