Cinefilo urbano indistinto.
"Viva il cinema sia novizio che
di restauro, l'importante
è che del cinema
abbia l'anima."

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Remember me

Ci sono film che fin dall’inizio attirano la tua attenzione e fanno crescere in te un  certo tipo di senso di interesse, senza pero allo stesso tempo raggiungere un livello superiore di  intrigo e fascino ma conquistandosi comunque un giudizio tutto sommato positivo da parte dello spettatore; poi pero ecco che il film inizia a presentarti una certa serie di spunti (un’immagine, una battuta, un piccolo evento, un messaggio, il finale ...) alcuni innovativi e altri non, ma tutti favorevolmente di grande rottura e  di grane impatto e che fanno esplodere in te una profonda ammirazione..sono spunti non particolarmente frequenti (nella circostanza direi sei o sette) ma mi hanno in assoluto convinto e portato a considerare Remember me non solo come un film da una spanna e poco più oltre la sufficienza, ma anzi un piccolo capolavoro (in senso lato e non solo dei film a baso budget)..
In buona sostanza la trama si presenta come la tipica evoluzione degli intrecci interpersonali tra famigliari, amici e dolce metà, con protagonista Tyler, ragazzo che vive ormai da pò, un momento della sua vita strano, quasi atarassico, per via degli strascichi che si porta dietro dopo la morte di suo fratello.. in fondo però non vive il ruolo del protagonista da solo, perché  questo alla fin fine è un film corale e assieme a lui si ritagliano una posizione di rilievo tanti altri (padri autoritari e intimidatori, un amico svalvolato, una sorella timida e fantastica ecc) e in particolar modo Ally che Tyler conosce non proprio per caso e che diventerà  per lui un fondamentale punto di riferimento..
Particolare che poi non ho potuto evitare di notare è la fortissima volontà di Robert Pattinson di scostarsi ad ogni costo dal tipico modo e canale recitativo con cui ha trasposto sullo schermo Edward Cullen.. su quest’aspetto devo dire che ha centrato il bersaglio, anche se con il minimo risultato attendibile, perché è evidentissimo che i passi avanti che questo ragazzo deve compiere nel campo della recitazione sono ancora tanti, ma il tempo e la passione per farlo giocano in suo favore..
Impossibile poi non parlare del finale, un vero tocco di classe, un qualcosa di quasi sconvolgente e travolgente, una grande perla che lo spettatore, nonostante le quasi due ore di visione, non potrebbe mai arrivare ad aspettarsi; insomma una perla di prestigio con cui il film autografa il suo essere capolavoro.

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